Una Pasqua davvero… speciale!
Luca 24:1-8
Romani 12:17-21
Bambini, abbiamo pensato di raccontare una favola che non è proprio una favola, ma un modo divertente per parlare della Pasqua.
Sapete tutti che fra poco è Pasqua?
E forse avete già un ovetto o un coniglietto al cioccolato che sorride sopra al vostro tavolo… io ce l’ho!
Come tutte le favole…
1 CATERINA NASCONDE LE UOVA
C’era una volta una dolce coniglietta, si chiamava Caterina, quel giorno era particolarmente agitata perché era il giorno prima di Pasqua e lei doveva nascondere le uova di cioccolato per i bambini della sua padroncina.
I bambini ci sono abituati, la mattina di Pasqua si svegliano presto e corrono in giardino a cercare le uova che Caterina ha nascosto: una sotto la siepe, una dentro al vaso di basilico… una sotto un mucchietto di erba… e poi ancora. Quest’anno le uova sono tante, gioia doppia, un premio in più perché a causa del Covid, i piccoli sono stati molto in casa.
2 I BAMBINI SI RITROVANO PER CERCARE LE UOVA
Appena possono Luca e Anna escono in giardino, chiamano Veronica, Noemi e Leo, i loro amici, che stanno nella casa di fronte e con grande gioia inizia la caccia al tesoro… anzi la caccia all’uovo!!
Caterina si è infilata nella sua tana, troppa confusione, meglio mettersi al sicuro.
3 ANNA INVITA IL RAGAZZINO AD UNIRSI A LORO
Anna vede sulla strada un ragazzino che non conosce… strano… a quest’ora un bambino da solo… e non sembra neanche di qui!!
Anna prova a chiamarlo: “Bambino! Che fai da solo? Vuoi venire a festeggiare la Pasqua con noi?”
Lui la guarda molto interessato e accetta di affacciarsi nel giardino.
“Cosa state facendo?” chiede incuriosito da Luca che esce urlante dalla siepe con un uovo in mano.
Anna risponde: “Stiamo festeggiando la Pasqua, cercando le uova nascoste da Caterina, è divertente sai? Vieni a giocare con noi e l’ovetto che trovi sarà tuo. Ti va?”
“Ok… resto volentieri a giocare un pò con voi” dice il ragazzino “anche perché sono contento che nella mia festa vi divertiate così tanto… non sapevo del gioco delle uova”.
4 GESÙ SI UNISCE AI BAMBINI PER IL GIOCO
Leo, lo guarda già da un pò, è strano quel ragazzino… così cerca di capirci qualcosa… “Salve, io mi chiamo Leonardo, Leo per gli amici, mi piace giocare a calcio, ma la mattina di Pasqua preferisco la palla… di cioccolato! Hai detto che oggi è la tua festa? È il tuo compleanno?”
Il ragazzino rispose: “Noooo! Non è il mio compleanno, sono nato 2021 anni fa ma non in questo giorno. Oggi è comunque la mia festa, vuoi che ti racconti?”
I bambini sono tutti incuriositi da questo misterioso ragazzino.
“Come hai detto? 2021 anni fa?? Ma cosa ci racconti? Dai, dicci come ti chiami”.
5 GESÙ RACCONTA AI BAMBINI QUALCOSA DI MERAVIGLIOSO
“Il mio nome è Gesù” rispose lui. “Quando sono nato, le uova di cioccolato ancora non c’erano. E’ vero che i miei genitori non avevano molti soldi, ma la cioccolata non esisteva. Io nacqui in una notte piena di stelle, faceva parecchio freddo… sono cresciuto nella mia famiglia e poi ho iniziato la mia missione speciale. Praticamente tutta la vita ho insegnato alle persone ad amarsi.
Noemi tu sai cosa vuol dire amarsi?” “Si che lo so… amarsi significa darsi tanti bacini e fare le cose belle che piacciono alla mamma… anche stare con i miei amici è amarsi.”
Gesù le rispose: “Sí Noemi, questi sono modi di volersi bene, ma io ho un modo nuovo… che insegno solo a chi me lo chiede”.
“Dai, dai Gesù, insegnaci questo modo!”
“Ok vi faccio un esempio: se prendo l’uovo che Luca ha trovato e me lo mangio tutto, che farà Luca?”
“Mi arrabbio, è ovvio e non gioco più con te!”
“Risposta sbagliata! Dovresti andare subito a cercare un altro uovo e portarmelo!”
Leo scuote la testa: “lo dicevo che era strano”.
Anna lo guarda sempre più incuriosita e chiede: “Scusa Gesù, ma perché si dovrebbe fare una cosa del genere? Non è giusto ed è anche un pò da sciocchini!”
Gesù sorrise e disse: “Ascoltate: se mi portate un secondo uovo io resterò molto meravigliato, non ce la farò proprio a mangiarlo e forse mi vergognerò anche un pochino. Di sicuro capirò che siete bambini speciali, non di quelli che rendono il male ma di quelli che insegnano amore… diciamo… di quelli che lasciano a bocca aperta!Sapete, potrei farvi tanti esempi ancora di questo nuovo modo di amare che non si arrabbia, non rende parolacce, non nasconde le cose, non sta bene a fare brutte cose… e vince facendo vergognare chi ruba le uova… Mi avete capito?”
“Sì Gesù, interessante… da provare… forse… domani. Certo, ti avranno tutti voluto molto bene, non ho mai conosciuto nessuno come te!” provò a rispondere Anna.
Gesù si rattristò e rispose: “In verità non è andata esattamente così. Alcune persone mi hanno amato tantissimo, anche oggi molti mi seguono e credono al mio modo nuovo di amare, ma alcuni non mi sopportavano proprio… anzi… un giorno mi presero, mi misero su una croce e mi lasciarono morire.
Anna, Leo, Luca, Noemi e Veronica si rattristarono molto, anche Pasqualina tirò fuori la testa per sentire la fine di questa assurda storia.
Come mai una persona così buona è stata trattata così, senza che nessuno la difendesse?
Gesù continuò a raccontare la sua storia e disse che le persone cattive ci sono sempre state, ma che non vincono mai, anche se a volte può sembrare così.
A quel punto a Veronica si accese una lampadina, aveva osservato tutto zitta, zitta e disse:”Gesù, ma se ti hanno fatto morire, come può essere che sei qui a parlare con noi?”
Gesù fece un salto di gioia: “Brava!! È questo il punto… è questo che si festeggia a Pasqua! Dovete sapere che dopo tre giorni da quando mi misero su quella croce, alcune mie amiche vennero a cercarmi nella tomba, ma era vuota. Non mi trovarono, io lì non c’ero, non ero più morto: ero risorto! Perché mio Padre, che è Dio, non mi ha lasciato morto, ma ha voluto che vivessi per l’eternità e che insegnassi alle persone ad amare in un modo speciale, un modo che è ha vinto la morte!”
I bambini ora erano veramente a bocca aperta e Anna disse: “Ho capito bene? Ci stai dicendo che la Pasqua non è la festa delle uova al cioccolato piene di sorprese, ma è la festa della tua risurrezione?”
Gesù rispose: “Sì amici miei! È proprio così! Vi ho raccontato questa cosa straordinaria che fece mio Padre, non lo dimenticate mai, perché lo fa per tutti. La Pasqua è un fatto reale, veramente accaduto e tutti lo potete scoprire sentendo il mio amore nei vostri cuori.”
6 I BAMBINI MANGIANO LE UOVA CON UNA NUOVA GIOIA
Anna, Leo, Noemi, Veronica e Luca corsero in cucina e mangiarono tutti insieme le uova trovate e Caterina con loro.
Nel frattempo Gesù aveva proseguito il suo cammino, ma le sue parole erano rimaste dolcissime nei loro cuori, ancora più dolci della cioccolata che stavano gustando!